Trippa, risotto e taglieri di qualità alla taverna Ciccus. La mia recensione sul corriere

A tavola

Ciccus, in via Canonica 13 (tel. 02.39439188), è un locale sullo stile «taberna» romana con tanto di mattoni a vista, prosciutti e trecce d’aglio che pendono dal soffitto. Un format lombardo che dall’estate è anche milanese. Ogni giorno propone un paio di primi caldi, come gnocchi, trippa o un risotto, ma il punto di forza sono i taglieri di salumi e formaggi di buona e varia provenienza, per lo più italiana. Crudo di Sauris, cotto del Cremonese, porchetta, pecorini e qualche dessert, luogo ideale per chi ama i vini al bicchiere e cerca qualcosa da stuzzicare la notte (chiude alle 2). Taglieri da e 10.

Il decimo Bancarella della Cucina a Joe Bastianich con «Giuseppino»

Si è conclusa domenica scorsa al «Teatro della Rosa» di Pontremoli con la conquista da parte del cuoco di Masterchef, Joe Bastianich del «Bancarella della Cucina» la serie dei premi organizzati dalla Fondazione Città del Libro, dall’Associazione librai pontremolesi e delle Bancarelle. La manifestazione è giunta quest’anno alla decima edizione mantenendo intatti i principi che nel 2006 ispirarono la sua costituzione e cioè la valorizzazione, assieme all’opera dello scrittore, dell’immenso patrimonio editoriale dedicato alla letteratura enogastronomica del nostro Paese. Hanno presentato e condotto il «salotto» degli autori vincitori del «selezione» il giornalista, Accademico e bibliofilo Alfredo Pelle e la giornalista di Sky TG24 Letizia Leviti. Si sono contesi il premio sei volumi scelti dal Collegio degli elettori votati dai librai e da dieci esperti del settore. Lo spoglio delle sessantacinque schede pervenute al notaio Sara Rivieri ha dato questo risultato: al primo posto «Giuseppino. Da New York all’Italia storia del mio ritorno a casa» di Joe Bastianich – coautrice Sara Porro- (Utet) con 42 voti; buon secondo con 35 suffragi Alessandro Marzio Magno (Garzanti) con l’opera «Il genio del gusto»; mentre Roberta Schira con il volume «Mangiato bene?» (Salani) si è piazzata al terzo posto con 33 voti a suo favore; seguono nell’ordine «Storia della cucina italiana» di Alberto Capatti (Guido Tommasi editore) a quota 32; Paolo Marchi in gara con «XXL 50 piatti che hanno allargato la mia vita» (Mondadori) con 21 e, infine lo Chef Rubio, rappresentato dall’editor Arianna Comotti, con «Unti e bisunti (Sperling & Kupfer) che di suffragi ne ha ottenuti diciassette. Cinque sono state le schede nulle. In apertura ha portato il saluto della Città, il sindaco Lucia Baracchini mentre il presidente della Fondazione Città del Libro, Gianni Tarantola, ha ricordato come «il premio abbia superato l’età critica delle elementari per avviarsi a frequentare le scuole superiori e quindi l’universit໫il premio abbia superato l’età critica delle elementari per avviarsi a frequentare le scuole superiori e quindi l’università». Agli studenti presenti ha infine parlato il nuovo provveditore agli studi, Donatella Buonriposi. Durante la cerimonia lo stesso Gianni Tarantola ha consegnato il premio «Baldassarre Molossi» ad Alfredo Pelle che ha definito «un grande collaboratore del Bancarella della Cucina». Al termine, dopo che il notaio ha dato lettura del risultato della votazione, i sindaci di Mulazzo, Claudio Novoa e di Pontremoli, Lucia Baracchini, hanno consegnato il tradizionale «San Giovanni di Dio» a Sara Porro che ha rappresentato Joe Bastianich. Tra le manifestazioni collaterali, figura la presentazione del libro «Il diabete al tempo del cibo. Una sana alimentazione per promuovere il benessere» a cura della senatrice Emanuela Baio, (Franco Angeli Editore). La stessa senatrice e Giuseppe Benelli hanno condotto il dibattito al quale hanno preso parte esperti di gastronomia. Un convegno su «Il maiale nella tradizione italiana» ha occupato la mattinata di domenica aperto e condotto dallo scrittore gastronomo Graziano Pozzetto. Hanno portato contributi Alberto Capatti, Alfredo Pelle, Salvatore Marchese, Massimo Spigaroli, Vittorio Marcelli e Luciano Bertocchi. Organizzate dal Comune di Pontremoli insieme alla Provincia e alla Strada del Vino dei Colli di Candia e Lunigiana hanno fatto da cornice al Bancarella della Cucina le «Olimpiadi del gusto» che hanno visto impegnati, in tempi diversi, gli studenti dell’Istituto Alberghiero «Minuto» di Marina di Massa, «Pacinotti» di Bagnone, «Matteotti» di Pisa, «Leopoldo II di Lorena» di Grosseto, e «Magnaghi» di Salsomaggiore. La vittoria è andata agli allievi al «Pacinotti» di Bagnone che al ristorante del Castello del Piagnaro hanno presentato il piatto della «costata di mucca pontremolese». Alla scuola è stato consegnato come premio il «testo in ghisa» per cucinare le più svariate pietanze, in particolare i testaroli. Il libro che si è aggiudicato il premio narra di «Giuseppino» il nome con il quale la nonna Erminia lo aveva chiamato e che resiste ancora oggi. Joe Bastianich nella sua opera ci porta a rivivere, da figlio di esuli istriani, la sua lunga storia d’amore per l’Italia che ha percorso in lungo e in largo.

Cena gourmet al settimo piano della Rinascente. La mia recensione sul Corriere

A Tavola 

Da oggi a sabato, La Rinascente si trasforma in un paradiso per gourmet per «When food meeting fashion»: ogni piano ospita un evento legato al cibo, una lezione o un assaggio. Il tutto culmina domani sera con il Grand Dinner, una serata al Maio Restaurant. Si apparecchia al 7 piano dove la cena di 5 portate è orchestrata dai giovani cuochi blasonati dell’Associazione JRE e da Luca Seveso, di casa Maio. Tra gli ingredienti: stoviglie Richard Ginori 1735; una verticale di Moët & Chandon e la vista sulle guglie del Duomo. 150 euro tutto incluso, 20% di sconto su Rinascente card. Prenotare su www.rinascente.it

«La mia love story con l’Italia» E Joe vince anche da scrittore

Il restaurant man Bastianich si aggiudica a mani basse il premio Bancarella «Nell’autobiografia svelo la conversione all’italian style. Cividale per me è casa»

 

Che avesse fiuto commerciale, un buon fiuto per giunta, lo si era capito. Mica casuale, la pensata di darsi alla letteratura: se Joe Bastianich “colpisce” è per vincere, questo pare ormai assodato. Nessuno stupore, allora, nella conquista del Premio Bancarella 2015, sezione (ovviamente) cucina: “Da New York all’Italia: storia del mio ritorno a casa”, furba epopea del fenomeno Joe Bastianich appunto, si è aggiudicato il podio nella decima edizione del riconoscimento con ampio distacco dal secondo classificato (Alessandro Marzo Magno, autore de “Il genio del gusto”, edito da Garzanti) e dagli altri quattro finalisti, Chef Rubio, Paolo Marchi, Alberto Capatti e Roberta Schira. Gli oltre sessanta librai che hanno composto la giuria non hanno avuto dubbi: il “trono” era per lui, Giuseppino-Joe, ora anche fenomeno da scaffale. La Utet aveva intuito l’affare e non si era lasciata scappare l’autobiografia, scritta da Sara Porro. «C’è un uomo, dietro il personaggio che abbiamo scoperto in tv», ha ironizzato la co-autrice a margine della cerimonia di premiazione, svoltasi domenica sera a Pontremoli. Perché Bastianich, ha fatto intendere, è molto di piú – e molto di diverso – rispetto all’irruente personaggio da palcoscenico. «Quando iniziammo a scrivere il libro – ha raccontato – lo conoscevo già da due anni, ma non avevo avuto modo di approfondire i tratti della sua personalità. Il lavoro svolto insieme me lo ha permesso: mi sono trovata di fronte a una figura dalla straordinaria generosità… che “convive”, certo, con un imprenditore lucidissimo e dal forte autocontrollo, ma che, pure, crede e sa insegnarti a credere nei sogni e a scegliere con saggezza le battaglie in cui impegnarsi». La voce della star, invece, è arrivata al telefono: «Vincere il Bancarella è… fantastico! Sono felice e onorato di avere ricevuto questo premio, di tradizione e di prestigio. “Giuseppino” – ha ricordato, quindi, Bastianich – racconta la mia love story con l’Italia. Spiega come il Paese d’origine della mia famiglia mi abbia accolto con calore e sia diventato cosí, per me, una seconda casa: il successo incontrato dall’opera costruita con Sara Porro segna un altro passo, in questo percorso». Percorso partito, parecchio tempo fa, con un viaggio alla riscoperta delle origini, con la precisa volontà di contrastare quella repulsione per l’“Italian style” (a partire dal cibo) che aveva contraddistinto l’infanzia americana del ristoratore. Obiettivo raggiunto: il rigetto sfociò in apprezzamento, l’apprezzamento in innamoramento. Lo Stivale divenne il luogo del cuore, quello in cui tornare non appena possibile e, anche, in cui investire (leggasi Orsone, il ristorante chic aperto qualche anno fa a Spessa di Cividale) e tentare, non di meno, l’avventura sugli schermi: venuto a conoscenza della versione nostrana di MasterChef, Joe fece i salti mortali per aggiudicarsi un posto nel programma, con il ruolo di giudice. Ci riuscí, come noto, e si conquistò la celebrità mediatica, diventando volto familiare al grande pubblico. In “Giuseppino” c’è tutto questo. Un succulento dietro le quinte del celebre restaurant man, che rivela aneddoti e curiosità e regala chicche lessicali, racchiuse nel glossario Bastianich-italiano.

Atmosfera chic e omaggio all’Olanda in via Marghera. La mia recensione sul Corriere

A Tavola

Dopo quasi un anno dall’apertura, il cuoco italo-olandese Eugenio Boer continua a stupire con il suo Essenza (via Marghera 34, tel. 02.49.86.865), un nido accogliente (30 coperti con dehors) e molto poco milanese. La cucina minimalista è ricca di rimandi alle origini dello chef. A preannunciarlo i sontuosi amuse bouche di benvenuto: bitterballen di pollo e senape dolce come tributo all’Olanda; la tartare di salmerino come citazione di Norbert Niederkofler e la chips di risotto alla milanese e oro, omaggio a Marchesi. Da provare il cervo (quasi crudo) con salsa di mirtilli. Da 50 euro.

Bastianich superaMarzoMagno e conquista il Bancarella Cucina

Sono Joe Bastianich e Sara Porro – con “Giuseppino. Da New York all’Italia: storia del mio ritorno a casa”, pubblicato da Utet- gli autori vincitori della decima edizione del Premio Bancarella della Cucina. La premiazione si è tenuta a Pontremoli domenica. Mai in bilico l’esito della votazione che ha visto prevalere con ampio margine, nel giudizio della giuria dei librai coinvolti (oltre sessanta), la coppia dei vincitori su “Alessandro Marzo Magno”, secondo classificato, con “Il genio del gusto” (Garzanti). Chef Rubio, Paolo Marchi, Alberto Capatti e Roberta Schira gli altri autori della sestina dei finalisti presenti in sala. Emozione, a fine serata, nelle parole di Sara Porro, applaudita dal Teatro della Rosa di Pontremoli. «C’è un uomo che è molto di più dietro al personaggio che siamo abituati a guardare in televisione – ha spiegato l’autrice -. Conoscevo Joe già da due anni prima di cominciare a scrivere il libro insieme, ma il nostro lavoro mi ha permesso di scoprire una persona di straordinaria generosità. Certo, un imprenditore lucidissimo e di grande autocontrollo, ma anche una persona meravigliosa che, con consapevolezza, sa insegnarti a credere ai tuoi sogni, a scegliere con saggezza le b

Quando il cibo si trasforma in cultura

Vive di gusto assaporando la cucina sartoriale cucita sulla felicità dei commensali il giornalista Paolo Marchi, autore di « XXL, 50 piatti che hanno allargato la mia vita». Ma il titolo non si riferiva alla pancia, ma alla taglia mentale. «Ho messo in primo piano 50 ricette importanti, ma dovevano essere molte di più», ha detto intervistato sul palco del bancarella Cucina da Alfredo Pelle. Dentro il libro c’è anche la cronaca degli incontri con personaggi famosi, chef e sommelier. Copiando Bastianich non s’è visto neppure Chef Rubio (alias Gabriele Rubini) rappresentato dalla editor Arianna Comotti. La sua fatica letteraria è il racconto di un viaggio nell’Italia dello street food, nel cibo delle tradizioni italiane attraverso le esperienze della sua fortunata trasmissione televisiva. In finale c’era anche un libro che elenca le 7 regole per mangiar bene di Roberta Schira, «Mangiato bene?», abituata alle finali di questo premio. Alla prima edizione del 2006 era arrivata al secondo posto con «L’amore goloso», scritto in coppia con Alfonso Signorini.

Joe Bastianich conquista il Bancarella A Pontremoli la premiazione

In attesa di Masterchef, Joe Bastianich si allena al successo vincendo la decima edizione del Premio Bancarella della Cucina con il libro «Giuseppino» (Utet), che racconta la sua biografia. A farlo volare al primo posto del podio è stato il voto di 70 librai e di 10 esperti di gastronomia. Gli altri titoli in gara erano «Il genio del gusto» di Alessandro Marzo Magno (Garzanti), «Mangiato bene?» di Roberta Schira (Salani), «Storia della cucina italiana» di Alberto Capatti (Guido Tommasi), « XXL, 50 piatti che hanno allargato la mia vita» di Paolo Marchi (Mondadori), «Unti e bisunti« di Chef Rubio (Sperling & Kupfer). La star del talent culinario in arrivo a dicembre su Sky, però non c’era al Teatro della Rosa, dove si è svolta ieri pomeriggio la cerimonia di proclamazione. A ritirare il premio è stata la giornalista coautrice Sara Porro. Nel libro si scopre un Joe Bastianich inedito che racconta la sua storia di italo americano a disagio a New York dove la sua famiglia era emigrata, fino al lungo viaggio di ritorno in Italia, dove però scoppia un grande amore. Altri protagonisti del libro, la nonna Erminia che gli ha affibbiato il nomignolo Giuseppino e la madre Lidia prima di lui imprenditrice di successo e star televisiva negli Usa. «Un racconto strepitoso – ha commentato l’enogastronomo vicentino Alfredo Pelle che ha presentato i libri in finale assieme alla giornalista di Sky TG24 Letizia Leviti –. Narra la vicenda vera e anche divertente di un restaurant man di successo». Il bello della golosità, al tempo dell’Expo dove cresce l’albero della vita, è il Bancarella della Cucina. Vetrina preziosa di libri che raccontano l’odissea del palato con ambizioni bestseller seguendo le tracce dei cuochi che ogni giorno servono in tavola le emozioni. A tavola è sempre una questione di gola, lo testimoniano gli altri libri selezionati per la finale del premio che raccontano un affascinante viaggio nei sapori. Alessandro Marzo Magno (arrivato secondo) nel suo «Il genio del gusto» ripercorre le storie di innovazione e coraggio in cucina, ma il suo saggio si legge come un romanzo con le forchette in copertina. Si diverte a demolire i luoghi comuni nella cultura della tavola. Mentre lo storico Alberto Capatti, già direttore dei mensili «La Gola» e «Slow» traccia l’evoluzione del gusto, le trasformazioni delle abitudini alimentari, a partire dagli anni Ottanta nel segno dell’ amarcord: eravamo come mangiavamo. Tra le manifestazione collaterali è stato presentato il libro «Il diabete al tempo del cibo» a cura di Emanuela Baio (Angeli) dal professor Giuseppe Benelli con l’intervento di Gianni Minoli. Introdotto dallo scrittore Graziano Pozzetto molto affollato è stato il convegno sul tema «Il maiale nella tradizione italiana».

La cerimonia di premiazione del «Bancarella della cucina»

La serie dei premi pontremolesi si chiuderà domenica 18 ottobre prossimo con l’assegnazione del «Bancarella della Cucina» giunto quest’anno alla decima edizione. Il collegio degli elettori ha già preso in esame la produzione editoriale del settore gastronomico 2014 ed ha proclamato all’unanimità i vincitori del premio selezione, I sei libri in gara sono: «Giuseppino, da New York all’Italia: storia del mio ritorno a casa di Joe Bastianich e Sara Porro» (Utet); «Unti e bisunti dello Chef Rubio» (Sperling & Kupfer); «XXL 50 piatti che hanno allargato la mia vita» di Paolo Marchi (Mondadori); «Storia della cucina Italiana» di Alberto Capatti (Guido Tommasi); «Mangiato bene?» di Roberta Schira (Salani); «Il genio del gusto» di Alessandro Marzo Magno (Garzanti). Sono settanta i votanti appartenenti all’Unione Librai Pontremolesi e all’Unione Librai delle Bancarelle ai quali si aggiungeranno dieci facenti parte degli esperti dell’ambiente. La giornata conclusiva sarà preceduta da una serie di incontri ed in particolare venerdì 16 ottobre sono in programma le «Olimpiadi del gusto» che prevede una cena a tema in diverse strutture a cura degli alunni di istituti alberghieri di diversa provenienza. Sabato 17 ottobre, alle ore 16, nel Salone di rappresentanza di Palazzo Dosi, alla presenza della senatrice Manuela Granaiola avrà luogo la presentazione evento del libro «Il diabete al tempo del cibo. Una sana alimentazione per promuovere il benessere» a cura di Emanuela Baio, (Franco Angeli). Interverranno Giorgio Calabrese, Gianni Minoli, Silvio Barbero, Salvatore C puto, Francesco Romeo, Giuseppe Fatati, Sergio Leotta, Alessandra Borsetti, Giuseppe Marelli, Roberta Chiandetti, Chiara Manzi, Luca Cappellini, Rossana ubino e Marino Tomà. Condurranno Emanuela Baio e Giuseppe Benelli. Domenica 18 ottobre, alle ore l 0,30, sempre a Palazzo Dosi, si svolgerà un convegno su «Il maiale nella tradizione italiana». Dopo il saluto del sindaco Lucia Baracchini , lo scrittore gastronomo Graziano Pozzetto aprirà il dibattito al quale parteciperanno Alberto Capatti con una relazione storico letteraria; Alfredo Pelle, che porterà il parere di un accademico- bibliofilo; Salvatore Marchese che parlerà de «Il piacere del maiale»; Massimo Spigaroli che interverrà su «Il mito del culatello di Zibello» ed ancora Vittorio Marcelli e Lorenzo Chiappini. Nel pomeriggio la cerimonia di assegnazione del premio che sarà preceduta dal tradizionale salotto con intervista agli autori finalisti. Seguirà la consegna del premio «Baldassare Molossi» ad Alfredo Pelle che assieme a Letizia Leviti condurrà la manifestazione. Il notaio del premio, Filippo Goglia, procederà quindi al o scrutinio delle schede pervenute al termine del quale proclamerà il vincitore assoluto del decimo premio della cucina. Nelle giornate di sabato e di domenica sulle piazze e nelle strade di Pontremoli saranno presenti bancarelle della Confederazione Italiana Agricoltori e della Coldiretti della provincia di MassaCarrara.

‘Olimpiadi del gusto’ fra scuole Sfida dei menu alla volata finale Stamani a Pontremoli la scelta della giuria popolare

Le Olimpiadi del Gusto giungono in dirittura d’arrivo. Gli chef del futuro delle scuole alberghiere partecipanti alla kermesse, organizzata dal Comune di Pontremoli con l’amministrazione provinciale di Massa Carrara e l’Associazione Strade del Vino dei colli di Candia incrociano le forchette questa mattina alle 10 in Piazza della Repubblica nel cooking show al termine del quale sarà decretato il vincitore. A giudicare gli allievi sarà una giuria composta da Girolamo Todisco (giornalista), Tommaso Ponzanelli (enogastronomo), Vieri Buffalari (giornalista della Vetrina toscana), Germano Cavalli (storico dell’alimentazione) e Luigi Sebastiani (provveditore agli studi). La disfida coinvolge gli istituti alberghieri «Minuto» di Marina di Massa, «Pacinotti« di Bagnone, «Matteotti» di Pisa, «Leopoldo II di Lorena» di Grosseto e «Magnaghi» di Salsomaggiore, che ieri sera hanno presentato i loro menù ad una giuria popolare di commensali. Questa mattina si esibiranno nella preparazione di un piatto-testimonial: dal doppio raviolo di cipolla massese e pomodoro, al tortello maremmano, per passare alla costata di mucca pontremolese, al filetto di manzo parmense e approdare al cialdone con crema di ricotta con ciliegia di Lari, e pinolo di S.Rossore. L’evento sarà guidato dalla giornalista enogastronoma Rosanna Ercole Mellone. Gli studenti accompagnati sono stati accolti ieri mattina in Muncipio dal sindaco Lucia Baracchini, dal presidente della Fondazione Città del Libro Gianni Tarantola e dalla presidente dell’Associazione Strade del Vino dei colli di Candia e di Lunigiana Fernanda Poletti, che hanno spiegato i dettagli della manifestazione. C’erano anche i giornalisti del portale www.italyfromitaly.it, Mariagrazia Frattallone e Girolamo Todisco. E si scalda anche la competizione per il Premio bancarella della Cucina: i libri in gara sono «Giuseppino» di Joe Bastianich e Sara Porro (Utet), «Unti e bisunti» di Chef Rubio (Sperling & Kupfer), «XXL, 50 piatti che hanno allargato la mia vita» di Paolo Marchi (Mondadori), «Storia della cucina italiana» di Alberto Capatti (Guido Tommasi), «Mangiato bene» di Roberta Schira (Salani), «Il genio del gusto» di Alessandro Marzo Magno (Garzanti). Saranno 70 librai delle associazioni Unione Librai Pontremolesi e Unione Librai delle Bancarelle assieme a 10 esperti di gastronomia a decretare il primo posto del podio, domani alle 16 al settecentesco Teatro della Rosa, A presentare la cerimonia di proclamazione la giornalista di SkyTg24 Letizia Leviti e l’enogastronomo Alfredo Pelle.