Katia Maccari ospite nel salotto chic di Palazzo Parigi. La mia recensione sul corriere.

A Tavola 

Basta un’occhiata ai tortelli di borragine ripieni di caprino, in brodetto di finocchio, o al cannolo con crema di formaggio, lenticchie e cioccolato bianco, per capire che la 37enne Katia Maccari è cuoca di valore. Sarà per tutto dicembre a Palazzo Parigi (corso Porta Nuova 1, tel. 02.62.56.25): lascia temporaneamente il ristorante una stella Michelin Salotti del Patriarca a Chiusi per portare la filosofia toscana nell’hotel che ha visto all’opera Carlo Cracco e Luigi Taglienti. Alle cene dell’11, 12 e 19 dicembre, grandi vini Barberani, Podere Forte e Casanova di Neri. Maccari firma anche i pranzi di Natale e Capodanno. Da 90 euro.

Il tocco napoletano di Lillo Frigoli all’Arengario. la mia recensione sul corriere

A Tavola

A chi gli chiedeva il segreto per un locale di successo, il potente imprenditore e barone Harold Samuel rispondeva: «location, location, location». È il caso dell’Arengario in piazza Duomo (tel. 02.72.09.38.14) di Giacomo Bulleri. Le guglie a portata di tavolo facevan passare la cucina in secondo piano, tranne la pasticceria, fregio di famiglia. Poi arriva il cuoco Pasquale «Lillo» Frigoli (ex Mudec), napoletano di 28 anni, e da sei mesi anche il bravo direttore Luca Pedinotti, che in sala dà il giusto ritmo. Le linguine mantecate, i ravioli di scarola e gli scialatielli fanno ben sperare. Prezzi a partire da 70 euro.