Il decimo Bancarella della Cucina a Joe Bastianich con «Giuseppino»

Si è conclusa domenica scorsa al «Teatro della Rosa» di Pontremoli con la conquista da parte del cuoco di Masterchef, Joe Bastianich del «Bancarella della Cucina» la serie dei premi organizzati dalla Fondazione Città del Libro, dall’Associazione librai pontremolesi e delle Bancarelle. La manifestazione è giunta quest’anno alla decima edizione mantenendo intatti i principi che nel 2006 ispirarono la sua costituzione e cioè la valorizzazione, assieme all’opera dello scrittore, dell’immenso patrimonio editoriale dedicato alla letteratura enogastronomica del nostro Paese. Hanno presentato e condotto il «salotto» degli autori vincitori del «selezione» il giornalista, Accademico e bibliofilo Alfredo Pelle e la giornalista di Sky TG24 Letizia Leviti. Si sono contesi il premio sei volumi scelti dal Collegio degli elettori votati dai librai e da dieci esperti del settore. Lo spoglio delle sessantacinque schede pervenute al notaio Sara Rivieri ha dato questo risultato: al primo posto «Giuseppino. Da New York all’Italia storia del mio ritorno a casa» di Joe Bastianich – coautrice Sara Porro- (Utet) con 42 voti; buon secondo con 35 suffragi Alessandro Marzio Magno (Garzanti) con l’opera «Il genio del gusto»; mentre Roberta Schira con il volume «Mangiato bene?» (Salani) si è piazzata al terzo posto con 33 voti a suo favore; seguono nell’ordine «Storia della cucina italiana» di Alberto Capatti (Guido Tommasi editore) a quota 32; Paolo Marchi in gara con «XXL 50 piatti che hanno allargato la mia vita» (Mondadori) con 21 e, infine lo Chef Rubio, rappresentato dall’editor Arianna Comotti, con «Unti e bisunti (Sperling & Kupfer) che di suffragi ne ha ottenuti diciassette. Cinque sono state le schede nulle. In apertura ha portato il saluto della Città, il sindaco Lucia Baracchini mentre il presidente della Fondazione Città del Libro, Gianni Tarantola, ha ricordato come «il premio abbia superato l’età critica delle elementari per avviarsi a frequentare le scuole superiori e quindi l’universit໫il premio abbia superato l’età critica delle elementari per avviarsi a frequentare le scuole superiori e quindi l’università». Agli studenti presenti ha infine parlato il nuovo provveditore agli studi, Donatella Buonriposi. Durante la cerimonia lo stesso Gianni Tarantola ha consegnato il premio «Baldassarre Molossi» ad Alfredo Pelle che ha definito «un grande collaboratore del Bancarella della Cucina». Al termine, dopo che il notaio ha dato lettura del risultato della votazione, i sindaci di Mulazzo, Claudio Novoa e di Pontremoli, Lucia Baracchini, hanno consegnato il tradizionale «San Giovanni di Dio» a Sara Porro che ha rappresentato Joe Bastianich. Tra le manifestazioni collaterali, figura la presentazione del libro «Il diabete al tempo del cibo. Una sana alimentazione per promuovere il benessere» a cura della senatrice Emanuela Baio, (Franco Angeli Editore). La stessa senatrice e Giuseppe Benelli hanno condotto il dibattito al quale hanno preso parte esperti di gastronomia. Un convegno su «Il maiale nella tradizione italiana» ha occupato la mattinata di domenica aperto e condotto dallo scrittore gastronomo Graziano Pozzetto. Hanno portato contributi Alberto Capatti, Alfredo Pelle, Salvatore Marchese, Massimo Spigaroli, Vittorio Marcelli e Luciano Bertocchi. Organizzate dal Comune di Pontremoli insieme alla Provincia e alla Strada del Vino dei Colli di Candia e Lunigiana hanno fatto da cornice al Bancarella della Cucina le «Olimpiadi del gusto» che hanno visto impegnati, in tempi diversi, gli studenti dell’Istituto Alberghiero «Minuto» di Marina di Massa, «Pacinotti» di Bagnone, «Matteotti» di Pisa, «Leopoldo II di Lorena» di Grosseto, e «Magnaghi» di Salsomaggiore. La vittoria è andata agli allievi al «Pacinotti» di Bagnone che al ristorante del Castello del Piagnaro hanno presentato il piatto della «costata di mucca pontremolese». Alla scuola è stato consegnato come premio il «testo in ghisa» per cucinare le più svariate pietanze, in particolare i testaroli. Il libro che si è aggiudicato il premio narra di «Giuseppino» il nome con il quale la nonna Erminia lo aveva chiamato e che resiste ancora oggi. Joe Bastianich nella sua opera ci porta a rivivere, da figlio di esuli istriani, la sua lunga storia d’amore per l’Italia che ha percorso in lungo e in largo.

Bastianich superaMarzoMagno e conquista il Bancarella Cucina

Sono Joe Bastianich e Sara Porro – con “Giuseppino. Da New York all’Italia: storia del mio ritorno a casa”, pubblicato da Utet- gli autori vincitori della decima edizione del Premio Bancarella della Cucina. La premiazione si è tenuta a Pontremoli domenica. Mai in bilico l’esito della votazione che ha visto prevalere con ampio margine, nel giudizio della giuria dei librai coinvolti (oltre sessanta), la coppia dei vincitori su “Alessandro Marzo Magno”, secondo classificato, con “Il genio del gusto” (Garzanti). Chef Rubio, Paolo Marchi, Alberto Capatti e Roberta Schira gli altri autori della sestina dei finalisti presenti in sala. Emozione, a fine serata, nelle parole di Sara Porro, applaudita dal Teatro della Rosa di Pontremoli. «C’è un uomo che è molto di più dietro al personaggio che siamo abituati a guardare in televisione – ha spiegato l’autrice -. Conoscevo Joe già da due anni prima di cominciare a scrivere il libro insieme, ma il nostro lavoro mi ha permesso di scoprire una persona di straordinaria generosità. Certo, un imprenditore lucidissimo e di grande autocontrollo, ma anche una persona meravigliosa che, con consapevolezza, sa insegnarti a credere ai tuoi sogni, a scegliere con saggezza le b

Joe Bastianich conquista il Bancarella A Pontremoli la premiazione

In attesa di Masterchef, Joe Bastianich si allena al successo vincendo la decima edizione del Premio Bancarella della Cucina con il libro «Giuseppino» (Utet), che racconta la sua biografia. A farlo volare al primo posto del podio è stato il voto di 70 librai e di 10 esperti di gastronomia. Gli altri titoli in gara erano «Il genio del gusto» di Alessandro Marzo Magno (Garzanti), «Mangiato bene?» di Roberta Schira (Salani), «Storia della cucina italiana» di Alberto Capatti (Guido Tommasi), « XXL, 50 piatti che hanno allargato la mia vita» di Paolo Marchi (Mondadori), «Unti e bisunti« di Chef Rubio (Sperling & Kupfer). La star del talent culinario in arrivo a dicembre su Sky, però non c’era al Teatro della Rosa, dove si è svolta ieri pomeriggio la cerimonia di proclamazione. A ritirare il premio è stata la giornalista coautrice Sara Porro. Nel libro si scopre un Joe Bastianich inedito che racconta la sua storia di italo americano a disagio a New York dove la sua famiglia era emigrata, fino al lungo viaggio di ritorno in Italia, dove però scoppia un grande amore. Altri protagonisti del libro, la nonna Erminia che gli ha affibbiato il nomignolo Giuseppino e la madre Lidia prima di lui imprenditrice di successo e star televisiva negli Usa. «Un racconto strepitoso – ha commentato l’enogastronomo vicentino Alfredo Pelle che ha presentato i libri in finale assieme alla giornalista di Sky TG24 Letizia Leviti –. Narra la vicenda vera e anche divertente di un restaurant man di successo». Il bello della golosità, al tempo dell’Expo dove cresce l’albero della vita, è il Bancarella della Cucina. Vetrina preziosa di libri che raccontano l’odissea del palato con ambizioni bestseller seguendo le tracce dei cuochi che ogni giorno servono in tavola le emozioni. A tavola è sempre una questione di gola, lo testimoniano gli altri libri selezionati per la finale del premio che raccontano un affascinante viaggio nei sapori. Alessandro Marzo Magno (arrivato secondo) nel suo «Il genio del gusto» ripercorre le storie di innovazione e coraggio in cucina, ma il suo saggio si legge come un romanzo con le forchette in copertina. Si diverte a demolire i luoghi comuni nella cultura della tavola. Mentre lo storico Alberto Capatti, già direttore dei mensili «La Gola» e «Slow» traccia l’evoluzione del gusto, le trasformazioni delle abitudini alimentari, a partire dagli anni Ottanta nel segno dell’ amarcord: eravamo come mangiavamo. Tra le manifestazione collaterali è stato presentato il libro «Il diabete al tempo del cibo» a cura di Emanuela Baio (Angeli) dal professor Giuseppe Benelli con l’intervento di Gianni Minoli. Introdotto dallo scrittore Graziano Pozzetto molto affollato è stato il convegno sul tema «Il maiale nella tradizione italiana».