Al via le Olimpiadi del gusto Per allenare gli chef di domani Pontremoli e l’enogastronomia: Premio Bancarella della Cucina

GLI STUDENTI di cinque scuole alberghiere si sfidano alle Olimpiadi del Gusto, organizzate nella cornice della decima edizione del Bancarella della Cucina, che premia i migliori libri di enogastronomia pubblicati nell’ultimo anno. A Pontremoli, da domani a domenica, va in scena un weekend nel segno del cibo che vede protagonisti studenti, professori e scrittori, impegnati in uno slalom tra i menù regionali dell’Italia dei sapori. NON È VERO che tutto fa brodo: in cucina ci vogliono gusto e cultura per esaltare il carattere dei piatti e allora il libro diventa il mediatore ideale per fare da guida tra pentole e padelle. L’idea di accoppiare le Olimpiadi del gusto al Bancarella della Cucina è una «ricetta« del Comune di Pontremoli cucinata assieme all’amministrazione provinciale di Massa Carrara e all’associazione Strade del Vino dei colli di Candia e di Lunigiana. La disfida che coinvolge gli istituti alberghieri «Minuto» di Marina di Massa, «Pacinotti» di Bagnone (Massa), «Matteotti» di Pisa, «Leopoldo II di Lorena« di Grosseto e «Magnaghi» di Salsomaggiore (Parma), si svolge domani sera in Lunigiana in cinque sale ristoranti diverse in cui le scuole prepareranno i loro menù: dal doppio raviolo di cipolla massese e pomodoro, al tortello maremmano, per passare alla costata di mucca pontremolese, al filetto di manzo parmense e approdare al cialdone con crema di ricotta con ciliegia di Lari, e pinolo di San Rossore. Un tour goloso votato dai commensali presenti che segnaleranno il miglior servizio di sala, tenendo conto della presentazione dei piatti e degli abbinamenti. La mattina seguente, nel corso di un «cooking show» di piazza, guidato dalla giornalista enogastronoma Rosanna Ercole Mellone sarà scelto il piatto vincitore da una giuria tecnica. Questo il gustoso antipasto al Premio Bancarella della Cucina sarà servito in attesa di conoscere il libro vincitore. I libri finalisti in gara sono «Giuseppino» di Jo Bastianich e Sara Porro (Utet), «Unti e bisunti» di Chef Rubio (Sperling & Kupfer), «XXL, 50 piatti che hanno allargato la mia vita» di Paolo Marchi (Mondadori), «Storia della cucina italiana» di Alberto Capatti (Guido Tommasi), «Mangiato bene» di Roberta Schira (Salani), «Il genio del gusto» di Alessandro Marzo Magno (Garzanti). Saranno 70 librai delle associazioni Unione Librai Pontremolesi e Unione Librai delle Bancarelle assieme a dieci esperti di gastronomia a decretare il primo posto del podio, domenica, alle ore 16, nel settecentesco Teatro della Rosa di Pontremoli. A presentare la cerimonia di proclamazione la giornalista di SkyTg24, Letizia Leviti e l’enogastronomo Alfredo Pelle che, in attesa di conoscere il verdetto, converseranno con gli autori sul tema dei loro libri. Visto che la salute nel piatto è un utile tormentone, ma non sempre è facile coniugare sulla tavola la corretta alimentazione con il piacere del gusto è stato organizzato anche un mini convegno sul tema «Il diabete al tempo del cibo», a cui parteciperanno anche Giorgio Calabrese e Giovanni Minoli.

BANCARELLA DELLA CUCINA: I FINALISTI

COMPIE 10 ANNI il «Bancarella della Cucina», dedicato alla letteratura enogastronomica. Dietro i fornelli ci vogliono gusto e cultura per esaltare il sapore dei piatti e allora il libro diventa il mediatore ideale per fare da guida tra pentole e padelle. I volumi finalisti selezionati dal collegio degli elettori per questa edizione sono «Giuseppino» di Joe Bastianich e Sara Porro (Utet), «Unti e bisunti» di Chef Rubio (Sperling & Kupfer),«XXL. 50 piatti che hanno allargato la mia vita» di Paolo Marchi (Mondadori), «Storia della cucina italiana» di Alberto Capatti (Guido Tommasi), «Mangiato bene» di Roberta Schira (Salani), «Il genio del gusto» di Alessandro Marzo Magno (Garzanti). Saranno 70 librai delle associazioni Unione Librai Pontremolesi e Unione Librai delle Bancarelle assieme a 10 esperti di gastronomia a decretare il vincitore domenica 18 ottobre alla 16 in Piazza della Repubblica. La cultura della tavola fa scuola col Bancarella della Cucina: libri e gastronomia diventano una coppia vincente per assaporare pienamente sempre nuove emozioni in cui gola e racconto trovano una piacevole sintesi. Tra i finalisti c’è anche uno dei big di MasterChef, Jo Bastianich, che narra il suo percorso di restaurant man di grande successo. Affascinante anche il viaggio nell’Italia dello street food, nel cibo delle tradizioni italiane dello chef Rubio, alias Gabriele Rubini, nelle pagine racconta le esperienze della sua fortunata trasmissione televisiva. Cè anche la storia della cucina tricolore di Alberto Capatti: il rapporto tra gli italiani e il cibo dai maccheroni di Sordi ai giorni nostri, seguito da un libro che elenca le 7 regole per mangiar bene di Roberta Schira, abituata alle finali di questo premio. Emozionante anche il racconto delle esperienze, tra cibo e convivialità di Paolo Marchi, un protagonista delle storie di gola: in primo piano le 50 ricette che hanno contribuito ad allargare il giro vita dell’autore. Infine il giornalista Alessandro Marzo Magno nel suo «Il genio del gusto« ripercorre le storie di innovazione e coraggio in cucina. Dal carpaccio creato da Giuseppe Cipriani, fondatore dell’Harry’s Bar a Venezia, alla Nutella inventata dalla Ferrero nel 1964. Il presidente della Fondazione Città del Libro Gianni Tarantola sottolinea la qualità e la quantità delle opere pervenute: «E’ segno che il premio sta interessando sempre più gli editori che pubblicano opere dedicate alla cultura gastronomica, un importante veicolo per una sempre più corretta interpretazione della civiltà della tavola».